La Montagna è Europa
La montagna coinvolge tra il 30 e il 40 per cento del territorio europeo e ospita circa il 25% della popolazione totale: nonostante questo, però, a livello europeo non esiste oggi una definizione tecnica di montagna che la renda riconoscibile a livello legislativo.
E questo è un problema oggi e lo sarà ancor di più domani.
Le zone montane, come l’arco alpino, non rappresentano solo un bene naturale da preservare e proteggere, ma anche e soprattutto una risorsa strategica da rivitalizzare in modo sostenibile, evitando che queste zone possano andare incontro a un’accelerazione di tutti quei problemi già presenti e condivisi con le aree interne, come lo spopolamento o l’invecchiamento della popolazione.
Ma il loro sviluppo sostenibile e la competitività di queste aree, che dipendono dalla pratica di attività tradizionali come l’agricoltura, la silvicoltura e l’artigianato, nonché dalla produzione di energia rinnovabile e dalle nuove opportunità professionali generate dalla connettività digitale, rischiano di essere compromessi proprio da questa mancanza di fondo.
Superare questa difficoltà e riconoscere le aree montane e le loro particolarità aiuterebbe inoltre a invertire l’attuale trend di declino economico, in quanto porterebbe all’adozione di misure e investimenti specifici, volti a innovare e aumentare la competitività di questi territori, attraverso l’applicazione di specifici modelli di sviluppo e governance capaci di coniugare le esigenze di innovazione e sviluppo con quelle di tutela dell’unicità naturale e culturale.
Un esempio, su tutti: il surriscaldamento globale ha impatti maggiori sulle Alpi rispetto al resto del pianeta e tale tendenza impone ripensamenti chiari in merito alle politiche di sviluppo degli impianti sciistici laddove collocati ad altitudini (interamente sotto i 2.000 metri) che non consentono più di garantire una sostenibilità economica e ambientale di questo sport prevedendo una riconversione di queste località.
E questo può avvenire anche grazie ai fondi europei.
Una definizione Europea di montagna
Era ed è necessario partire da qui, dal pensare e dal costruire una strategia unitaria per la montagna, perché senza investimenti massicci sulle aree montane sarà impossibile invertire questa drammatica tendenza che vede un drastico invecchiamento della popolazione, un continuo abbandono delle zone alpine, un’evidente marginalità di questi territori e un sensibile declino demografico.
Non voler vedere il problema e accettare che la montagna possa perdere i suoi custodi significa non solo lasciare indietro saperi, tradizioni, conoscenze e stili di vita, ma anche creare numerosi nuovi problemi laddove ci sarebbero infinite possibilità.
La montagna e i suoi popoli meritano un’attenzione ben più alta di quella attuale, perché anche la montagna è Europa.
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